Che cosa è l’Alzheimer
La malattia di Alzheimer
La malattia di Alzheimer è stata descritta per la prima volta agli inizi del secolo scorso da Alois Alzheimer, che riportò il caso di una donna di 51 anni con progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, allucinazioni e incompetenza sociale, collegando le manifestazioni della malattia con le lesioni del tessuto cerebrale.
L’Alzheimer è una forma di Demenza – la più frequente con il 55% dei casi – ed è caratterizzata da un progressivo e permanente declino della memoria e delle altre funzioni cognitive, che interferiscono gravemente con le attività della vita quotidiana.
La perdita di autonomia, conseguente al venir meno delle funzioni cognitive, è tale da richiedere un’assistenza sulle 24 ore, a pochi anni dalla diagnosi.
Accanto ai sintomi cognitivi, si possono presentare gravi disturbi comportamentali, quali agitazione, aggressività, deliri e allucinazioni, che rendono difficile la cura della persona.
L’Alzheimer ha il decorso di una malattia cronica, con fasi acute che vanno risolte con tempestività e competenza: perdita della mobilità, incontinenza, comparsa di gravi sintomi comportamentali, difficoltà di deglutizione, iponutrizione, ecc.
L’esordio della malattia è prevalentemente senile (65 anni), ma possono verificarsi anche casi ad esordio presenile.
La Demenza
La Demenza è una sindrome che può essere causata da diverse malattie progressive che colpiscono la memoria, il pensiero, le emozioni e il comportamento, con una grave perdita della capacità di svolgere le attività della vita quotidiana.
La malattia di Alzheimer è la più frequente forma di Demenza, presentandosi circa nel 55 % dei casi. Per questo, vi è una comune tendenza a parlare di Alzheimer anche in riferimento alle altre forme di Demenza.
La Demenza, nelle sue diverse forme, è caratterizzata da:
- una base organica, cioè la presenza di lesioni nel tessuto cerebrale;
- il carattere progressivo della malattia, le cui manifestazioni si aggravano nel tempo;
- il lungo decorso, che può raggiungere i 15 anni;
- la correlazione del rischio con l’età.
Le forme di Demenza si classificano in:
- demenze degenerative, come la malattia di Alzheimer, nelle quali le lesioni del tessuto cerebrale sono dovute ad una alterazione di processi biochimici cerebrali, che causano una atrofia dei neuroni;
- demenze vascolari, come la demenza multinfartuale nelle quali il danno ai neuroni è causato da difetti di circolazione cerebrale;
- demenze secondarie, nelle quali la sintomatologia è prodotta da un’altra patologia, come ad esempio, un grave disfunzione della tiroide. In questo caso, la malattia può essere curabile.
Anche se la Demenza colpisce prevalentemente le persone anziane, essa non deve essere considerata una conseguenza dell’invecchiamento fisiologico, ma piuttosto una vera e propria malattia, per la quale deve essere riconosciuto il diritto alla cura della persona, indipendentemente dall’età.