Sandro Picchianti, Clown professionista
Manlio Matera, Presidente AIMA Firenze
Qualitas Forum, agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana
Propongono uno stage intensivo per professionisti della cura sul tema:
“Clowning e Alzheimer”
Lo stage, unico per metodologia e obiettivi, è aperto a professionisti interessati a specializzarsi nella cura di persone con Alzheimer o altre forme di Demenza: Psicologi, Infermieri, Operatori Sociosanitari, Educatori/Animatori, Fisioterapisti
Il corso si svolgerà nella splendida struttura dell’Antico Spedale del Bigallo, sulle colline di Firenze, a un quarto d’ora dalla città, nell’arco di 3 weekend in cui gli allievi saranno impegnati dalle ore 19 del venerdì alle ore 17 della domenica, per un totale di 42 ore di formazione.
Date previste
13 -15 Maggio 2016
24 – 26 Giugno 2016
Info e prenotazioni
Qualitas Forum Tel. 055/2638388
www.qualitas.org
e mail: paola@qualitas.org
Si invitano le persone interessate a prenotare il prima possibile, perchè lo stage è a numero chiuso (numero massimo di partecipanti 15)
Il Luogo
Antico Spedale del Bigallo, Via Bigallo e Apparita, 14 – Bagno a Ripoli (FI)
Il complesso, a un quarto d’ora dal Centro di Firenze e a 4 Km dall’uscita Firenze sud dell’A1, dispone di ampio parcheggio, è raggiungibile da Firenze con gli autobus delle autolinee urbane ATAF più un breve tratto a piedi (vedi riquadro “Come arrivare”).
Il Complesso è un edificio medioevale, chiamato Antico Spedale del Bigallo, dove già nel XIII secolo pellegrini e viandanti trovavano rifugio e conforto.
Restaurato e dotato dei confort necessari, oggi ospita meeting ed eventi artistici e culturali.
Del Complesso fa parte l’Ostello del Bigallo, con 52 posti letto suddivisi in affascinanti dormitori e camere, che offre la possibilità di soggiornare sulle colline a sud di Firenze.
Le aule didattiche e il giardino medioevale, con una spettacolare vista su Firenze e sulle colline del chianti, offrono la possibilità di realizzare le attività immersi in un contesto naturale unico e strettamente connesso al territorio.
La città di Firenze è raggiungibile in macchina in pochi minuti.
I Contenuti
Clowning e Alzheimer
Obiettivo generale della formazione degli operatori è, prima ancora della qualità dell’assistenza che essi sono in grado di offrire, la qualità di vita dello stesso operatore nell’ambiente di lavoro. La padronanza di strumenti tecnici e abilità relazionali adeguati al lavoro mette l’operatore in una condizione di sicurezza rispetto al rischio del burnout, con una conseguenza positiva sulle prestazioni assistenziali. L’effetto della formazione si misura con il cambiamento che essa riesce a promuovere negli atteggiamenti verso se stessi e gli altri. Per questo, il clowning può affiancare efficacemente le competenze tecniche e relazionali espresse dai docenti in moduli formativi di lezioni frontali, creando le occasioni nelle quali sperimentare una “nuova” relazione, libera da paure e difese, consapevole e partecipativa, facilitando il cambiamento.
Lo stage si propone di trasmettere ai partecipanti le competenze tecniche e relazionali necessarie per la “buona cura” di persone anziane non autosufficienti, con particolare attenzione alle condizioni di deficit cognitivo causate dalla Demenza.
L’Alzheimer non richiede solo la conoscenza di tecniche geriatriche, perchè la qualità di vita del malato dipende dall’ambiente fisico e relazionale nel quale vive. L’adeguamento di questo ai bisogni del malato può avere nel tempo un efficace effetto di contrasto alla malattia, in termini di contenimento dei sintomi e mantenimento delle funzioni. Per questo, chi si prende cura del malato quotidianamente, sia esso familiare o operatore, deve possedere competenze specifiche che gli consentano di dare una valenza “riabilitativa” a tutti gli atti della vita quotidiana.
Il clowning, proposto come attività formativa esperienziale, è particolarmente aderente alle particolari qualità che devono essere possedute dagli operatori che assistono malati di Alzheimer:
• La capacità di osservazione, necessaria nel lavoro di cura, in particolare quando si sostiene una persona che non è più in grado di scegliere o di decidere, per capirne i bisogni, interpretarne gli atteggiamenti, percepirne le emozioni
• L’esercizio di metodi di comunicazione non verbale, che consentono di entrare in relazione con una persona che ha difficoltà di linguaggio, sia nella comprensione che nell’espressione. combinando il linguaggio con la mimica, il contatto fisico, l’esemplificazione delle azioni si riesce a rendere competente quella persona malata per una determinata azione o attività
• Il rispetto dei tempi, come presupposto imprescindibile della comunicazione, sia in positivo che in negativo: un ritmo troppo veloce o troppo lento, o un tempo che non rispetta il ping – pong del linguaggio può compromettere la capacità di comprensione e di partecipazione
• L’atteggiamento empatico, cioè di immedesimazione nell’altro, pur nella distinzione delle identità, utile per coglierne i sentimenti
• La consapevolezza di sé, delle proprie qualità e delle proprie debolezze, fondamento della relazione interpersonale
• L’abbandono di atteggiamenti giudicanti, che è la condizione necessaria per assumere atteggiamenti di comprensione
• La difesa dagli stereotipi, che ci impediscono di vedere la persona nel suo essere.
• L’educazione alla diversità, che passa per lo sviluppo della capacità di ascolto e la sospensione del giudizio, per arrivare a considerare la diversità come ricchezza
I Docenti
Sandro Picchianti
Clown, Attore, Formatore, inizia la sua carriera artistica nel 1981 come artista di strada e si forma nel tempo con Leo Bassi, Jango Edwards, Pierre Byland, Carlo Colombaioni . Dal 2001 intraprende il percorso di clown ospedaliero, lavorando in diversi ospedali pediatrici. In seguito all’incontro con l’AIMA, sviluppa una metodologia “clownesca” per entrare in relazione con anziani, in prevalenza non autosufficienti. Crea numerosi spettacoli da solo o in duo o trio e li rappresenta in Italia e oltre. Si dedica alla Formazione della ricerca del proprio Clown, sia per professionisti che per amatori.
Manlio Matera
Inizia a occuparsi dei problemi sociali dell’Alzheimer nel 1994, con la fondazione della Sezione fiorentina dell’AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer. Dal 2002 è Vice Presidente di AIMA Nazionale.
Negli anni approfondisce la conoscenza di tutti i temi correlati con la malattia, dai bisogni di “cura” dei malati ai bisogni di sostegno dei familiari, ai bisogni di formazione degli operatori. Ha partecipato, in qualità di relatore o moderatore, a convegni regionali e nazionali. Svolge una intensa attività di formazione per operatori addetti all’assistenza, rivolta in particolare allo sviluppo delle abilità di relazione.
Il Programma
I modulo
Venerdì 8 aprile ore 19:00 accoglienza
Ore 20,30-23,00 cena conviviale e introduzione al corso
Sabato 9 aprile attività corsuali
Mattina (9.00 – 13.00)
Pomeriggio (14.30 – 18.30)
Serata libera
Domenica 10 aprile attività corsuali
Mattina (9.30 – 13.00)
Pomeriggio (14.30 – 17.00)
II modulo
Venerdì 13 maggio ore 19:00 accoglienza e avvio lavori
Cena e prosecuzione lavori fino alle 23.00
Sabato 14 maggio attività corsuali
Mattina (9.30 – 13.30)
Pranzo in struttura e pomeriggio libero
Possibilità di partecipare su prenotazione a evento culturale/escursione a Firenze
Domenica 15 maggio attività corsuali
Mattina (9.30 – 13.00)
Pomeriggio (14.30 – 17.00)
III modulo
Venerdì 24 giugno ore 19:00 accoglienza e avvio lavori
Cena e prosecuzione lavori fino alle 23.00
Sabato 25 giugno attività corsuali
Mattina (9.00 – 13.00)
Pomeriggio (14.30 – 18.30)
Serata libera
Domenica 26 giugno attività corsuali
Mattina (9.00 – 13.00)
Pomeriggio dalle 15:00 evento finale e consegna attestati
Info e prenotazioni
Qualitas Forum Tel. 055/2638388
www.qualitas.org
e mail: paola@qualitas.org
Si invitano le persone interessate a prenotare entro il 31 marzo, in quano lo stage è a numero chiuso (numero massimo di partecipanti 15)