Presentata la XVIII Giornata Mondiale Alzheimer

Presentata la XVIII Giornata Mondiale Alzheimer
“Necessario sostenere le famiglie che si prendono cura dei malati”

Si è svolta stamattina, 19 setembre, presso la sede di UNCEM Toscana a Firenze, la conferenza stampa per presentare la XVIII Giornata Mondiale Alzheimer, che si terrà mercoledì 21 settembre. Sono intervenuti: Oreste Giurlani Presidente UNCEM Toscana, Manlio Matera Presidente AIMA Firenze e Vice Presidente AIMA Nazionale, Carolina Cuzzoni Direttore Società della Salute di Firenze, Sandro Sorbi, Professore Ordinario di Neurologia dell’Università di Firenze e Valdo Spini Presidente della Fondazione Circolo Rosselli.

“La malattia di Alzheimer e le altre forme di Demenza hanno raggiunto, nel nostro Paese, una diffusione tipica delle epidemie, con 780.000 casi stimati per l’Italia e 79.000 casi per la Regione Toscana”.
Lo ha dichiarato il Presidente di AIMA Firenze e Vice Presidente di AIMA Nazionale dott. Manlio Matera nel corso della conferenza stampa.
“AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) – ha aggiunto Matera – è impegnata a sostenere le famiglie nel lavoro di cura, e la sezione di Firenze ha creato una Rete di Centri di Ascolto Alzheimer a cui è possibile rivolgersi per trovare gratuitamente orientamento e informazioni sulla malattia, sui servizi sociosanitari presenti sul territorio, sostegno psicologico, sia individuale che di gruppo, gruppi informativi, consulenze mediche, legali e sui servizi sociali. Le famiglie possono, inoltre, essere aiutate a trovare e inserire assistenti familiari privati. Ma le risorse sono sempre meno e quindi è necessario che i Governi, Nazionali e Locali facciano la loro parte in modo determinante”.
“Le famiglie delle persone colpite da questa malattia – ha detto il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – vivono situazioni molto difficili, e spesso non hanno riferimenti, non sanno a chi rivolgersi. Per questo supportiamo l’AIMA nella campagna di informazione e sensibilizzazione a tale problematica, affinchè chi ha bisogno possa sapere cosa fare, e nello stesso tempo affinchè tutte le istituzioni considerino l’Alzheimer una malattia su cui è necessario sviluppare adeguati azioni tali da poter garantire il diritto alla cura a tutti. Ci impegneremo insieme a contribuire a promuovere su tutto il territorio regionale, ed in particolare nelle zone montane, le misure a favore degli anziani predisposte dalla Regione Toscana”.

Garantire risposte tempestive e appropriate al bisogno di cura e assistenza dei malati, già difficile per il carattere cronico della patologia, è diventato ancora più difficile per la riduzione delle risorse che le Regioni e quindi anche gli Enti Locali e di Servizio hanno a disposizione.

“L’Alzheimer – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Circolo Rosselli Valdo Spini – è una patologia che viene spesso tenuta rinchiusa nelle mura familiari e gestita con la maggior privacy possibile. Invece è importante non vergognarsi di chiedere aiuto, poiché questa patologia è un carico troppo pesante anche per i parenti dei malati. L’Alzheimer è diventato un grande fenomeno socio-sanitario che progredisce esponenzialmente con l’avanzamento del livello di anzianità della popolazione. Questa è una malattia che non risparmia nessuno e può colpire chiunque: per questo è importantissimo promuovere un’azione diffusa di sensibilizzazione, sia per l’assistenza ai familiari sia per incentivare la ricerca scientifica”.

“Fino a poco tempo fa – ha detto il Professore Ordinario di Neurologia dell’Università di Firenze Sandro Sorbi – l’Alzheimer era considerata una patologia emergente e pre-senile. Oggi invece, secondo i dati delle statistiche internazionali, è diventata un’epidemia a tutti gli effetti, che affligge un numero enorme di persone in tutto il mondo. Purtroppo non esistono ancora cure per debellare questa malattia, al momento in commercio esistono solo terapie che ne rallentano l’evoluzione. Si può lavorare molto però sulla qualità di vita del paziente e per aiutare e dare sostegno alle famiglie dei malati”.

“La patologia dell’Alzheimer – ha dichiarato il Direttore Società della Salute di Firenze Carolina Cuzzoni – si presenta con bisogni estremamente diversificati ed ha un forte impatto sociale e sulle famiglie. Con la Società della Salute di Firenze siamo impegnati nel fare una programmazione efficace che tenga conto in maniera adeguata dei bisogni degli utenti e dei familiari. Per questo nello sviluppo che avrà l’Azienda pubblica di servizi alla persona “Montedomini” si è pensato in maniera specifica ad un’area dedicata ad ospitare pazienti malati di Alzheimer”.

“La diagnosi tempestiva – ha concluso Matera – può cambiare il modo con cui la società guarda ed affronta l’Alzheimer e le altre forme di demenza. Sfortunatamente, i maggiori ostacoli all’accedere alle cure tra cui, il marchio della demenza che impedisce di parlarne liberamente, il falso convincimento che i problemi di memoria siano un aspetto normale dell’invecchiamento e l’erronea credenza che non si possa far niente per i soggetti affetti da demenza e per le loro famiglie, sono troppo diffusi anche nei Paesi con buone risorse, con buon livello di informazione e alto reddito. Ogni soggetto affetto da demenza ha diritto ad una diagnosi “tempestiva” nel momento in cui lui e i suoi familiari per la prima volta si preoccupano e hanno bisogno di consiglio, trattamento o supporto”.

La Giornata Mondiale Alzheimer è quindi un’occasione per:
richiamare l’attenzione del sistema di governo della sanità sulle problematiche sanitarie e sociali della Demenza;
promuovere discussioni sullo stato attuale della ricerca sulla Demenza;
sensibilizzare la società, affinchè si possa superare l’isolamento sociale delle famiglie dei malati;
esprimere una concreta solidarietà a malati e familiari.

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